Nei certificati di investimento è stata introdotta una nuova forma di protezione chiamata “magnet”, progettata per aumentare le possibilità di ottenere il rimborso anticipato del capitale investito. Questa opzione la si trova principalmente nei certificati con capitale condizionatamente protetto, e il suo scopo come detto è aumentare le probabilità che il certificato venga chiuso prima della scadenza prevista. Pertanto gli investitori che vogliono ridurre l’esposizione al rischio e alla volatilità di mercato sceglieranno questa tipologia di prodotto per trarne un vantaggio avendo una maggiore probabilità di recuperare il capitale investito in tempi brevi. Cosi facendo, grazie all’opzione “magnet”, l’investitore potrebbe uscire dall’investimento in tempi più brevi, evitando potenziali perdite o fluttuazioni negative nel valore del certificato.
Alla prima data in cui è possibile valutare un eventuale rimborso anticipato (autocall), la soglia che permette l’attivazione della clausola magnet è fissata al 100% del valore iniziale del sottostante. In altre parole, affinché il certificato possa essere liquidato in anticipo, il valore del sottostante deve essere almeno pari al suo valore di partenza.
Per le successive date di osservazione, la soglia di autocall sarà pari al valore più alto tra due parametri:
Tuttavia, anche se la soglia viene ricalcolata in base a questi parametri, non potrà mai superare il valore iniziale di strike (ovvero il 100% del valore di partenza del sottostante). In questo modo, il certificato può essere liquidato anticipatamente se le condizioni del sottostante lo permettono, ma il meccanismo di calcolo della soglia garantisce che il trigger non diventi più alto rispetto al valore iniziale , offrendo una maggiore probabilità di rimborso anticipato.
Immaginiamo che alla prima data di rilevazione del certificato, uno dei titoli nel paniere abbia subito un calo del 20%. Questo impedirebbe il rimborso anticipato, poiché la condizione richiede che il valore del titolo sia almeno pari al livello iniziale (strike). Tuttavia, il mese successivo, la soglia di autocall si abbasserebbe.
Nello specifico, la soglia necessaria affinché il certificato possa essere richiamato diventerebbe l’80% del valore iniziale del titolo (supponendo che esista un floor inferiore). Se a questo punto il titolo dovesse rimanere stabile o iniziare a salire, il certificato verrebbe richiamato anticipatamente e l’investitore riceverebbe il capitale nominale più la cedola.
Questo esempio evidenzia che, anche se uno dei titoli nel paniere inizialmente perde il 20%, il valore del certificato sul mercato secondario non dovrebbe discostarsi troppo dal valore nominale. Questo perché la soglia di autocall verrebbe ricalcolata, aumentando le probabilità di un rimborso anticipato in caso di stabilizzazione o ripresa del titolo.
La principale differenza tra Magnet e Multimagnet risiede nel modo in cui è strutturato il “floor : nei certificati Magnet tradizionali, viene fissato un solo floor, valido per l’intera durata del certificato. Invece, nei certificati Multi Magnet, vengono definiti diversi floor, che entrano in gioco in momenti diversi durante la vita del prodotto. Questi livelli diminuiscono progressivamente nel tempo, seguendo uno schema predefinito al momento dell’emissione del certificato. In sostanza, nei Multi Magnet, la protezione minima si abbassa ad intervalli regolari, migliorando la possibilità di rimborso anticipato nel tempo.
Ad esempio un interessante certificato, se uno volesse investire con questo meccanismo, nel settore bancario è il seguente.
XS2395082352
Scadenza aprile 2027
Emittente Societe Generale
Trigger cedola 55%
Barriera capitale 55%
Cedola mensile 1%
Da strike
Banco bpm -4,3%
Unicredit +7,95%
Mediobanca +11,3%
Quota in ask a circa 98
Se ad ottobre con un colpo di reni di BPM si centra il rimborso anticipato il rendimento è di tutto rispetto (3,5%) … altrimenti vi lascio un compito per casa… che livello magnet verrà applicato da novembre (floor 90%)
Alla prossima!