DATI SOCIETARI (fonte Wikipedia)

Saipem S.p.A. è una società per azioni costituita nel 1956 e operante nel settore della prestazione di servizi per il settore dell’energia e delle infrastrutture. Il suo portafoglio ordini è legato per il 76% a progetti nel settore del gas, delle rinnovabili e della transizione energetica.

È presente in 62 paesi del mondo e impiega 32 000 dipendenti di 120 diverse nazionalità; della sua flotta fa parte la Saipem 7000, la terza nave gru più grande al mondo.

La società è quotata nell’indice FTSEMIB della Borsa di Milano ed è stata inserita nel Dow Jones Sustainability Index, nel FTSE4Good e nel Patto mondiale delle Nazioni Unite.

Oggi la società è uno dei più importanti fornitori di servizi a livello mondiale del settore della costruzione e manutenzione delle infrastrutture al servizio dell’industria energetica, con una operatività nei cinque continenti.

Il gruppo facente capo a Saipem S.p.A. comprende circa 90 società e consorzi, con sedi in tutto il mondo.

Sulla base delle informazioni disponibili e delle comunicazioni ricevute ai sensi della delibera Consob 11971/99, al 29 gennaio 2020, gli azionisti possessori di quote superiori al 3% del capitale della Saipem S.p.A. sono:

Gli altri soci citati sono Fondi comuni di investimento che hanno in carico quote della società in conto gestione del risparmio.

ULTIME NEWS

Negli ultimi giorni le voci sul peggioramento dei conti e di un possibile aumento di capitale si sono succedute sui principali siti di informazione finanziaria.

Noi di tutoracademy era da tempo che avevamo il sentore di qualche problema societario e aspettavamo la tanto attesa notizia di un aumento di capitale per intraprendere qualche operazione speculativa in attese delle conferme attese verso fine febbraio (Presentazione dei conti prevista per il 23 febbraio).

Le principali notizie danno un bilancio del 2021 con perdite superiori ad un terzo del capitale sociale.

Questo peggioramento dei dati finanziari ha portato Saipem a ritirare gli outlook forniti in ottobre e a convocare i principali soci per valutare una manovra finanziaria che possa portare ad un rafforzamento patrimoniale.

Inoltre, la società dovrà ridurre il capitale per perdite e ha avviato contatti con le banche dato che il mancato rispetto di alcuni covenant potrebbe far scattare il rientro accelerato di alcuni prestiti, notizia questa che ha portato a forti ribassi dei titoli obbligazionari emessi da Saipem, di cui uno in scadenza ad aprile 2022.

I problemi economici dell’azienda sembrano derivanti da alcuni progetti dove la pandemia e gli aumenti del costo delle materie prime hanno avuto un effetto deleterio sui costi del progetto stesso.

La contrazione dei ricavi del secondo semestre si attesta a -1mld di euro circa nonostante la posizione finanziaria netta sia leggermente migliorata.

Queste notizie date a mercati chiusi prima dell’apertura delle contrattazioni hanno portato il titolo a subire copiose vendite chiudendo la giornata borsistica ad un preoccupante -30 % dopo parecchie sospensioni delle quotazioni per eccesso di ribasso.

Nel caso l’aumento di capitale venisse confermato, andrà poi deliberato dall’assemblea straordinaria degli azionisti, per cui non sarà a brevissimo termine anche se la situazione finanziaria della società è tale che dovranno procedere velocemente all’iter necessario così da poter tranquillizzare le banche creditrici e poter allungare le scadenze del debito.

Una volta che l’assemblea degli azionisti ha deliberato l’operazione ha di fatto conferito delega al consiglio di amministrazione di dar corso all’operazione scegliendone la tempistica e il prezzo delle nuove azioni.

Essendo società quotata in borsa, trattandosi di sollecitazione del pubblico risparmio, l’operazione necessita di un prospetto informativo contenente tutti i fattori di rischio e i dati salienti l’operazione e dovrà essere approvato dalla Consob.

Ad oggi possiamo solo cominciare a fare delle supposizioni su quanto potrà essere diluitivo così da capire a che prezzo potranno andare diritti e azione durante l’aumento di capitale:

Vediamo ora un esempio per avere una ipotesi di prezzi possibili sull’aumento di capitale:

N° azioni sul mercato: 1 Mld x valore titolo 1,15€ = capitalizzazione attuale 1,15 miliardi di euro

Ipotesi aumento di capitale 2 miliardi, post aumento la società se mantenesse l’attuale valore dovrebbe capitalizzare 3,15 miliardi di euro

Di fatto andranno chiesti 2€ per ogni vecchia azione (1 miliardo di azioni x 2€= 2 miliardi di euro), questi si possono ottenere in tanti modi:

  • offrendo 8 azioni ogni 1 vecchia posseduta a 0.25 €
  • offrendo 10 azioni ogni una vecchia posseduta a 0.20 €
  • offrendo 20 azioni ogni 1 vecchia posseduta a 0,10 €

Nel primo caso post aumento avrei 9 azioni al posto di una vecchia, se divido 3,15 miliardi di capitalizzazione posta aumento per 9 ottengo un valore pari a 0.35€ per azione: in questo caso lo sconto offerto sul prezzo (TERP) teorico di 0,35€ sarebbe inferiore al 30%.

Nel secondo caso post aumento avrei 11 azioni al posto di una vecchia, se divido 3,15 per 11 ottengo un valore pari a 0.286€ per azione e uno sconto sul Terp del 30%.

Nel terzo caso post aumento avrei 21 azioni al posto di una vecchia, se divido 3,15 per 21 ottengo un valore pari a 0.15€ per azione e uno sconto sul Terp del 33,3%.

Come vedete dimezzare il prezzo cui offrire le nuove azioni non aumenta di molto lo sconto offerto, per cui la decisione sull’importo dell’aumento di capitale e dello sconto praticato sul prezzo delle nuove azioni può portare notevoli differenze nell’andamento dei prezzi futuri di azione e diritto.

Noi di Tutor Academy  abbiamo già fissato un piano operativo per sfruttare al massimo  queste operazioni che possono rivelarsi particolarmente profittevoli come spesso accade in questi ADC particolarmente importanti.

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