Prima di investire in certificati, oltre a comprendere le loro caratteristiche principali, è importante assimilare le variabili che influenzano il prezzo dello strumento.

LA VOLATILITA’ DEL SOTTOSTANTE
E’ un indicatore statistico che misura quanto si muove un sottostante rispetto al suo valore medio e costituisce uno degli strumenti utilizzati per il calcolo della rischiosità di un investimento. La volatilità può essere misurata ex post, calcolando la deviazione standard dei movimenti giornalieri rilevati nel passato oppure attraverso la rilevazione di quella attesa dal mercato in un determinato orizzonte temporale attraverso quella incorporata nel prezzo delle opzioni quotate nei mercati ufficiali.
1) Se la volatilità del sottostante sale il certificato solitamente cala di prezzo;
2) La volatilità incide maggiormente sulle scadenze
3) Quando la volatilità è bassa sarebbe meglio non comprare certificati o agire su scadenze più vicine;
4) Quando la volatilità è alta sarebbero da comprare i certificati più aggressivi, che pagano cedole molto generose, ma anche certificati con barriere profonde e scadenze più lunghe.

IL TRASCORRERE DEL TEMPO
I certificati possiedono un asset temporale, una durata prefissata e l’avvicinarsi alla scadenza può provocare, a seconda della struttura, una riduzione del valore oppure un apprezzamento del certificato. Solitamente il decadimento temporale è un fattore che va ad incidere sul prezzo delle opzioni: quando si compra una opzione si paga un prezzo commisurato al tempo che si ha a disposizione per sperare che il mercato vada nella direzione sperata. Maggiore è il tempo che si ha a disposizione e maggiore sarà il prezzo che si dovrà pagare.

L’AUTOCALL
In quasi tutti i certificati (non i bonus) è prevista la possibilità che l’Emittente possa rimborsarti prima della scadenza al verificarsi di un determinato evento o a sua discrezione.
1) Se l’autocall è vicina il certificato, qualora abbia buone probabilità di rimborsare, avrà una quotazione che tende al rimborso (nominale);
2) Se l’autocall è vicina e c’è comunque la possibilità che con un recupero delle quotazioni del sottostante il certificato venga rimborsato, l’autocall terrà più alto il prezzo del certificato;
3) Se l’autocall è decrescente (meglio o peggio?) dipende dalle mie aspettative sul sottostante o sui sottostanti.

DIVIDENDI ATTESI
Un aumento del dividendo atteso, senza legame con la performance dell’attività sottostante, ha un impatto negativo sul prezzo del certificato, che tenderà a scendere. Questo perché rende più probabile che si verifichi l’evento barriera. Tuttavia, quando viene distribuito un dividendo straordinario, come tutte le operazioni eccezionali, si procede a una rettifica dei valori di riferimento, come lo strike, il trigger della cedola e la barriera, per adeguare il certificato alla nuova situazione.

TASSI D’INTERESSE
Un aumento dei tassi d’interesse ha un impatto negativo sul prezzo di un certificato, facendolo diminuire. Al contrario, una riduzione dei tassi d’interesse ha un effetto positivo, facendo salire la quotazione del certificato.

Ogni fattore può incidere in modo significativo sulla performance e sul prezzo del certificato, pertanto è fondamentale monitorare attentamente queste dinamiche per ottimizzare la propria strategia d’investimento. Solo con una visione completa e consapevole sarà possibile sfruttare al meglio le opportunità che i certificati possono offrire.