10 Marzo 2022 Certificati

La guerra tra Russia ed Ucraina ha creato delle voragini all’interno di alcuni settori: alcuni al ribasso come quello bancario ed altri al rialzo come quello delle materie prime.
Se la guerra scoppiasse realmente i problemi molto probabilmente sarebbero altri e non la ricerca costante di allocazione efficiente degli investimenti.

Per quanto concerne il settore bancario basta dare una semplice occhiata al grafico dell’Eurostoxx banks per capire come alcune componenti  hanno perso anche il 40% della capitalizzazione in poco meno di un mese.

Fonte : www.stoxx.com

Tra queste sicuramente dobbiamo citare Unicredit che, in un mese, da 15€ è andata sotto gli 8€. Reazione troppo esagerata del mercato? Panic Selling oppure esposizione troppo elevata verso il territorio sovietico?
Questo noi non lo sappiamo ma ci limitiamo ad osservare il mercato.
In una situazione di ipervenduto come questa molte persone potrebbero entrare acquistando direttamente l’azione oppure posizionarsi su alcuni certificati.

Per la serie “rimborso anticipato” , abbiamo pescato nell’oceano dei certificati il seguente codice isin XS2087043621

Certificato emesso sul mercato da BNP due anni fa con prezzo strike molto basso 6.248 ed una barriera estremamente confortevole 50%.
Il vantaggio di questo strumento è la possibilità di ambire ad un autocall a maggio con un rendimento del 3,6% se acquistato a 975, con un buffer di protezione di circa un 38% sulla quotazione del sottostante.

Ovviamente se non dovesse andare in rimborso, non sarebbe il massimo come rendimento cedolare (4,4% PA incondizionato) ma la barriera a scadenza lo rende un prodotto estremamente difensivo.

 

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