A volte capita di arrivare in prossimità della data di
rilevazione di un certificato (che potrebbe essere rimborsato in anticipo) con i rispettivi valori dei sottostanti (o anche solo uno di uno di essi) esattamente in bilico sul proprio livello strike.
Venerdì ad esempio è successo con questo certificato che abbiamo in portafoglio
JE00BGBB8J82 : certificato che potrebbe rimborsare lunedì 27 Dicembre se Telecom rimanesse sopra al suo prezzo strike.
Giovedi 23 il certificato era in lettera a 962 , (con rimborso a 1015 in caso di autocall ) quindi il guadagno potenziale
sarebbe stato di circa 5 punti percentuali;
Cosa succede se invece non dovesse andare in autocall?? Come ci si può difendere da questo inconveniente?
Giovedi 23 ho acquistato 20 certificati a 962 e dopo aver chiesto il prestito titoli al mio broker ho venduto 50.000 azioni Telecom a
0,439. Dubito possa succedere qualcosa questo fine settimana vista la poca volatilità di Telecom e la chiusura di Wall Street essendo anche Santo Stefano di domenica.
Il certificato a questi prezzi rende un quasi 8% annuo e nel caso fallisse il rimborso anticipato potrebbe perdere al massimo un paio di punti
percentuali. Potrei però recuperare parte della perdita del certificato con il guadagno sullo azioni short in caso di discesa dell’azione mentre se solo Telecom girasse sugli stessi prezzi a cui ho venduto le azioni potrei rivendere il tutto prima dell’apertura di Wall Street ( con il tempo quindi che giocherebbe a mio favore)
Facciamo un esempio:
se Telecom dovesse valere 0.44 alle 15 di lunedì il certificato quoterebbe almeno 985-995 per cui potrei chiudere tutto.
Il rischio che si corre è dato dalla possibilità che Telecom possa salire di oltre il 5% ( che è il guadagno ottenuto dal rimborso del certificato)
Visto però il periodo festivo non credo possano arrivare news in grado di far muovere così tanto il titolo.
A domani per l’ardua sentenza!